Pregiudizi e stereotipi sulla misteriosa figura dello Psicologo

by EducataMente

“Psicologia del Benessere”. Sfatiamo un mito: lo psicologo non si occupa solo di disagi ma  soprattutto di benessere

La settimana appena trascorsa è riconosciuta a livello Mondiale come “Settimana del Benessere”, dedicando in particolare al 10 Ottobre la “Giornata Mondiale della Salute Mentale”. Sebbene oggi la società invoca a gran voce l’impiego di Psicologi (si pensi ai fatti di cronaca), la visione di tale professione è ancora oscurata da quegli antichi stereotipi e pregiudizi che ne vincolano un reale giudizio. La realtà è che lo psicologo non interviene solo su problemi clinici e di disagio, ma risponde ad ogni richiesta di aiuto legata allo sviluppo e benessere psicologico della persona.

 “Io non vado dallo Psicologo, non sono pazzo”, “spero di non venire mai da te”, “mi stai leggendo nel pensiero?”; sono queste che più comunemente ci vengono in mente se pensiamo allo psicologo, ma lontane da ciò che egli rappresenta. Lo psicologo non è un mago,  non utilizza poteri sovrannaturali o strumenti misteriosi capaci di leggere nella mente della persona e comprenderne il problema,  ma egli, come ogni altro professionista della salute, ha bisogno che il problema gli venga raccontato. Quando andiamo dal dentista gli facciamo indovinare quale sia il dente dolorante? Certamente no, ma lo indichiamo. Negli incontri con lo psicologo il problema viene indicato mediante la parola in uno o più incontri. Ancora più importante è sfatare l’idea di psicologo come “medico dei pazzi”. Non esitiamo affatto a richiedere e pagare profumatamente per un consulto dermatologico, medico, fisioterapico, ecc., mentre andare dallo psicologo per un disagio resta ancora un gradino scomodo da superare poiché si considera essere rivolto solo ai pazzi. In realtà lo psicologo non è solo lo specialista di coloro che presentano gravi disturbi clinici e psicopatologi, ma egli è lo specialista del benessere psicologico della persona a cui possono rivolgersi tutti coloro che non sono nelle condizioni psicologiche di affrontare specifiche situazioni di vita (quali scelte, rapporti familiari, relazioni, gestione, ecc.).  Lo psicologo è il medico dei coraggiosi, di quelli che hanno la forza di guardare in faccia ai propri limiti e sensibilità e si assumono la responsabilità di iniziare un lavoro volto al miglioramento di esse. In questo lavoro condiviso psicologo-paziente, il professionista non giudica, non dice cosa è giusto fare, ma conduce il paziente a trovare da solo le risposte attraverso un lavoro di conoscenza di sé stesso e di potenziamento delle proprie risorse.

In definitiva, uno psicologo lavora affinché il paziente sia capace di camminare sulle sue gambe.

 A cura della Dott.ssa IVANA CIAVARELLA – Psicologa

 

Rubrica “Psicologia del Benessere” del giornale “La Voce del Paese” (Noicattaro – Bari)

www.educazionegiovani.altervista.org
Vuoi usare questo articolo? Leggi QUI come fare! Grazie

 

0 comment
0

You may also like